Cambio di stagione e malesseri

L’autunno è la stagione dei cambiamenti; per molti simboleggia la rinascita, per altri è un periodo di silenzio e pausa dal caos e frenesia dell’estate. Spiritualmente parlando, l’autunno rappresenta il momento in cui dobbiamo riconoscere l’abbondanza come stato naturale dell’essere. Le nostre vite attraversano cicli di crescita, raccolto, morte e rinascita così come accade nella natura. Il cambio di stagione porta con sé sintomi non piacevoli a livello psicofisico.

Stanchezza continua, ansia, stress, insonnia e difficoltà di digestione sono i sintomi più comuni, malesseri temporanei dovuti proprio alla maggior o minore presenza di luce, al cambio di temperatura che turba il ritmo circadiano di sonno veglia.

Cosa accade nel nostro cervello? Alcune sostanze chimiche, i neurotrasmettitori hanno il compito di trasportare gli impulsi tra una cellula nervosa e l’altra; temporaneamente si “scaricano” causando tutta una serie di sintomi quali depressione, mal di testa, fatica, insonnia. E’ noto che tutte queste conseguenze siano molto presenti soprattutto nelle popolazioni nordiche dove le giornate sono più brevi e il clima più rigido.

Nel nostro corpo il sistemo endocrino funziona in base a cicli ben scanditi. Basta pensare al cortisolo, che ha un ritmo giornaliero: è più alto al risveglio e cala nel pomeriggio. Gli ormoni sessuali femminili, invece hanno un ciclo più lungo che scandisce la fase ovulatoria. Poi ci sono i cicli stagionali ed annuali, legati alle variazioni ambientali come la melatonina, l’ormone che regola il sonno o gli ormoni tiroidei  che regolano energia e calore dell’organismo, che hanno una variazione stagionale essendo più elevati durante l’inverno.

Il cortisolo è l'ormone dello stress
la tiroide regola energia e calore corporeo

Durante il cambio stagione ne risentono molto anche le articolazioni.

L’autunno infatti porta con sé il freddo, che può avere degli effetti, oltre che sulla struttura interna delle articolazioni (osso e cartilagine), soprattutto sulle strutture esterne che le circondano, come tendini, guaine e borse. Sono proprio queste a soffrire maggiormente del calo termico, provocando fastidio in particolare all’inizio del movimento “a freddo”, causando un rallentamento dell’attività motoria che in alcuni casi può raggiungere livelli anche notevoli. Un fenomeno che aggrava, soprattutto nei più anziani, uno stato di salute articolare magari già compromesso a causa dell’artrosi.

I nostri consigli:

fare un bagno o una doccia molto calda al mattino per “sciogliere” i muscoli. 

Coprirsi bene e fare un po’ di attività fisica in più rispetto alla solita passeggiata quotidiana sono piccoli accorgimenti che possono aiutare a prevenire dolori e problemi articolari.

Melatonina per il sonno
Keratonina per unghie e capelli
Leniart per ossa e cartilagini
Detokal per il controllo del peso
Enzicomplex per le intolleranze alimentari
Artifort per l'apparato muscoloscheletrico
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